La storia del Bagno Romano

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IL BAGNO ROMANO CONQUISTA IL MONDO
Durante il declino dell'impero romano l'architettura degli antichi romani ispirò i bagni turchi, più piccoli e più modesti. La pratica dell'Hammam iniziò a svilupparsi intorno al 600 D.C. quando il profeta Maometto iniziò ad apprezzare questo tipo di abluzioni. Il Profeta credeva che il calore dell'Hammam (in lingua araba significa "che spande il calore") aumentava la fertilità e facilitava cosi' la riproduzione dei credenti. Prima di lui gli arabi scoprirono i bagni romani e greci durante le loro conquiste in Siria; i religiosi a quel punto adottarono immediatamente il bagno di vapore (probabilmente per compensare l'interdizione delle bevande alcooliche). Quando gli arabi conquistarono la città di Alessandria nell'anno 642 attinsero, per alimentare e riscaldare i bagni pubblici, dalla favolosa biblioteca di Tolomeo dando alle fiamme papiri e arredamenti. Questo duro' 6 mesi e provoco' la distruzione di circa 700.000 opere. Gli Hammam con gli arabi presero subito un significato religioso e divennero un tutt'uno con le moschee dove vennero utilizzati per adempiere alle abluzioni islamiche. Questi luoghi erano luoghi di pace e tranquillità interiore, in penombra, dove regnava un atmosfera di solitudine e di relax.

Sul piano architettonico, rispetto ai bagni greci e romani, ci fu una riduzione nell'altezza dei soffitti e i bagni si fecero più piccoli e raccolti. Mentre i romani preferirono costruire fuori dai centri urbani grandi terme pubbliche, gli arabi costruirono una moltitudine di piccoli hammam nelle medine.

Come nelle terme le persone passavano attraverso una serie di sale che differirono però nell'importanza. negli Hammam il tepidarium romano fu ridotto ad un semplice corridoio che conduceva alla "Harara" (camera calda) dove si poteva ricevere dei massaggi specializzati, diversamente dal calidarium romano. Una piccola stanza adiacente venne riservata ai bagni di vapore che sostituirono il laconicum. I romani quando terminavano il loro Hammam avevano a disposizione una biblioteca o uno studio; nell'Hammam arabo ci si ritrovava nella sala dell' uscita o ci si sistemava su dei cuscini nell'area di riposo (in questo caso degli inservienti servivano bibite fresche e rinfrescavano i clienti con dei ventagli).
I primi Hammam furono costruiti fuori dalle medine praticamente in piena natura. Uno dei più antichi di questi, il Kusair'Aman, sorgeva su di una piana piatta e sterile nelle vicinanze del Mar Morto. La pratica dell'Hammam segui' di pari passo l'espansione dell'Islam, come testimoniano i numerosi Hammam presenti oggi in Iran, in Turchia ed attraverso l'Africa del nord, dall'Egitto al Marocco.

COME I BAGNI ROMANI DIVENNERO DEI LUOGHI DI INCONTRO

"La vostra città non sarà perfetta finché non possiederà dei bagni", disse Abu Sir, uno storico arabo.
Alfine di promuovere gli Hammam locali i prezzi di ingresso erano "politici" e tutti potevano usufruire del servizio.
Gli Hammam sono stati uno dei rari spazi nell'Islam ad essere accessibile a tutti, dal mattino alla sera tardi. I barbieri erano un attrazione dei bagni. Rasavano barbe, tagliavano capelli e, come i Tellaks, praticavano massaggi e pulivano i corpi. Essendo in stretto contatto con gli altri durante i massaggi era loro proibito mangiare aglio. Un lavoro importante incombeva sui barbieri ed era quello di eliminare le callosità dai piedi perché si credeva che un piede libero da questo problema era in grado di far sparire l'emicrania.
Se la gente andava nell' Hammam per il piacere del corpo e della conversazione molti vi si recavano (e si recano ancora oggi) per purificarsi sul piano spirituale.
L'Hammam era parte integrante della vita sociale della medina e anche le persone benestanti lo frequentavano, anche se ne possedevano uno personale. Si recavano all' Hammam per dimostrare al popolo che era pulito e quindi frequentabile.

Quando un nuovo bagno apriva i battenti un messaggero annunciava alla popolazione che l'ingresso era gratuito per tre giorni. Ovviamente delle ferree regolamentazioni erano già attive come il controllo della pulizia e la verifica della qualità dell'acqua presente.
Gli Hammam non erano solo un momento di benessere ma anche di fortuna come recita un antico adagio: "Se ti rechi ai bagni per quaranta giorni consecutivi riuscirai in tutte le cose che intraprenderai".
"I bagni guariscono dal vaiolo e da altre malatie infettive" scriveva il califfo Al'Qu'imim nel 1032. Dopo essere stato utilizzato per secoli, in effetti, l'Hammam è chiamato anche il "dottore silenzioso" dai musulmani.

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